Rocco Molinari – Viaggio nella materia

Rocco Molinari (1924-2022) nato ad Accettura, a Firenze inizia la sua formazione artistica sulla quale notevole influenza ha avuto la frequentazione dell’atelier dello zio Francesco Pesce, scultore apprezzato nel capoluogo toscano, e dell’ambiente artistico-culturale che in quegli anni era ad esso collegato.
Già insegnante al Liceo artistico di Salerno, alla fine degli anni ‘80 si trasferisce a Napoli dove fino alla sua morte ha vissuto e operato.
Ha mantenuto nel corso del tempo un profondo legame con la sua Accettura sia a livello sentimentale che a livello culturale. Significativo, in questo senso, è il ciclo del “Maggio di Accettura”, ciclo definito dal Bronzini un “fecondo incontro antropologico-artistico.
La memoria e la materia sono state le protagoniste di tutte le sue sculture. Infatti, il suo percorso artistico di creazione manuale e mentale non ha mai abbandonato il legame con il senso delle origini. Negli anni il suo percorso si è manifestato con moduli e connotazioni sempre più vicine alla modernità e alla contemporaneità.
Una ricerca, la sua, che è durata una vita, che si è evoluta senza ripensamenti, costruendo sentieri affascinanti e ricchi di nuovi stimoli.

Selezione opere
Rocco Molinari, Ultima Cena, 1986, gesso colorato, coll. Chiesa di Sant’Antonio, Accettura (foto Antonio Trivigno)
Rocco Molinari, Sconosciuto 1985, rete metallica, tela e stucco (foto Antonio Trivigno)
Rocco Molinari, Gli avi 1999, rete metallica, tela e stucco (foto Antonio Trivigno)
Rocco Molinari, Prigioniero, 1998-1999, ferro e terracotta (foto Antonio Trivigno)
Rocco Molinari, Scudo stellare [part.], 1994, ferro e legno (foto Antonio Trivigno)
Monografia

Rocco Molinari. Viaggio nella materia
di Mariadelaide Cuozzo e Mariantonietta Picone Petrusa

Edito nel 2017 da Art Studio Paparo, è il primo libro che esplora l’intera produzione artistica di Rocco Molinari mostrandoci la vera natura dell’artista – un geniale sperimentatore dell’arte contemporanea con profonde radici nel passato.