L’annullamento del Maggio di San Giuliano nel 2020 e nel 2021, a causa del COVID-19, ha creato una frattura nella storia di Accettura. Dall’urgenza di far fronte a questa traumatica cesura era nata l’esperienza di Accettura 2020: Il Maggio del Silenzio, prima tappa per la creazione dell’Archivio Multimediale Accettura, concepito come luogo di dialogo e di condivisione di documenti e racconti sulla festa e sugli aspetti culturali del paese.
La ripresa della festa nel 2022 chiude quella fase e segna un nuovo inizio, qui raccontato attraverso una pluralità di voci e di sguardi che consentono di cogliere l’atmosfera, la passione e i sentimenti più profondi scaturiti dall’intensa partecipazione degli accetturesi a questo importante evento.
In apertura alcuni esempi della ricerca di Giovanni Cestino, Shan Du e Nicola Scaldaferri, frutto dell’attenzione costante che il LEAV – Laboratorio di Etnografia Audiovisuale dell’Università di Milano dedica da anni ad Accettura.
Segue un ampio video reportage di Biagio Labbate, capace sia di raccontare la festa nella sua interezza che di sottolinearne i momenti cruciali grazie alla sua profonda conoscenza degli eventi, in quanto accetturese.
Infine, un racconto fotografico collettivo, in cui si incrociano gli sguardi di Marina Berardi, Angelo Gabriele Mazzolla, Vincenzo Montefinese, Fausto Podavini e Antonio Trivigno, evidenziando nuovi aspetti della festa.
Frutto di partecipazione e condivisione, questa pluralità di sguardi non solo vuole testimoniare questo nuovo inizio, ma vuol essere anche un’occasione per raccontare la festa in modi nuovi, e ad un pubblico sempre più vasto. Per questa ragione, accanto alle consuete versioni della pagina in italiano e in inglese, è stata aggiunta per la prima volta una traduzione in cinese.
Fare, portare, danzare la devozione. Le cente di San Giuliano
Shan Du, Nicola Scaldaferri (LEAV-Università di Milano)
Le cente rappresentano un oggetto costruito e portato per devozione a S. Giuliano, intorno a cui ruotano una serie di pratiche, sia private che pubbliche, svolte pressoché in toto dalle donne. Maestria e gusto nel costruirle, destrezza nel portarle e addirittura nel danzare col peso dei molti chili di cera di cui sono composte: è questo il focus del video, che presenta un aspetto della festa del Maggio in bilico tra riservatezza e appariscenza, tra devozione privata e spettacolarizzazione pubblica.
Con gli occhi della zampogna. Quattro generazioni di cantori
Giovanni Cestino, Nicola Scaldaferri (LEAV-Università di Milano)
Nel canto a zampogna diversi cantori, radunati intorno al suonatore, si alternano a intonare brevi coppie di versi, cantando appunto «vicino alla zampogna», ossia indirizzando la voce e il canto verso lo strumento. Anziché filmare questa pratica dalla prospettiva di un ascoltatore, questo video, girato con una GoPro montata sullo strumento (vedi immagine), presenta una performance da una prospettiva del tutto particolare, in cui si avvicendano ben quattro generazioni di cantori.
Una vita per la cima. “Zio” Rocco Vespe, 2004-2022
Giovanni Cestino, Shan Du, Nicola Scaldaferri (LEAV-Università di Milano)
“Zio” Rocco Vespe è uno dei cimaioli più carismatici e più amati della festa, tanto da essersi meritato l’appellativo di «Presidente» della cima. Dopo venti anni di ricerche sul Maggio condotte da Nicola Scaldaferri e da diversi collaboratori del LEAV dell’Università di Milano, questo video accosta le riprese più recenti che lo ritraggono con le più vecchie, girate nel 2004, per comporre un omaggio a quest’uomo e alla sua infaticabile dedizione alla festa.
Sinfonie intorno al Maggio
Giovanni Cestino, Nicola Scaldaferri (LEAV-Università di Milano)
Questa clip audio è stata registrata posizionando una testa microfonica (vedi immagine) dotata di quattro microfoni DSM (Dynamic Stereo Microphones), alla sommità della gradinata dell’arena di largo San Vito, durante la lavorazione del Maggio. Le due parti di cui si compone presentano – con una profondità spaziale che intende simulare la ricchezza dell’ascolto umano – l’incredibie complessità sonora che può raggiungere la festa proprio nei momenti meno organizzati, in cui suoni del lavoro, canti a zampogna, bande e bassa musica si fondono in un complesso gioco di piani sonori.
“Via dalla pazza folla”. Echi da una processione
Giovanni Cestino, Nicola Scaldaferri (LEAV-Università di Milano)
Come suona Accettura lontano dal percorso della processione di San Giuliano? In questo video si è scelto di seguire la processione da una posizione volutamente periferica, per cogliere quel che accade, a livello acustico, quando la musica delle bande si fa strada nel reticolo di vicoli del paese, creando particolari effetti acustici. Il girato è stato realizzato vestendo una action camera sulla fronte e indossando una coppia di microfoni DSM a mo’ di cuffie (vedi immagine), per ottenere una prospettiva completamente soggettiva.
Reportage video
Biagio Labbate