Il giglio di mare – Bruno Di Pietro

ornava la spiaggia
da cui scorgeva l’acropoli di Elea
il giglio di mare:
aveva affrontato libeccio e maestrale
senza impallidire

allora noi bambini
si andava per canneti
a fare capanne improvvisate
e cerbottane
mangiavamo la sorba spontanea
e una radice dal sapore di liquirizia

era il tempo che la Porta
usciva dalla terra
Parmenide ci osservava
paterno